E’ il polmone verde dell’Ambito, con le sue aree boschive, i corsi d’acqua e i piccoli borghi: Collesalvetti fa parte del Parco dei Monti Livornesi e si trova a pochi chilometri dalla costa della Toscana, non lontano da Livorno.
Quest’area, già nota ai tempi di Etruschi e Romani, è caratterizzata da una vocazione agricola. Grazie alla presenza dei piccoli borghi è una destinazione ideale per chi vuole staccare dalla routine quotidiana e godere la natura e le antiche tradizioni contadine. Noto per la produzione di miele, tanto da far parte del progetto “Città del miele”, Collesalvetti è anche destinazione enogastronomica, grazie alla coltivazione di grani antichi e alla produzione di vino e olio.
Attraversata da cammini importanti come quello di Santa Giulia e dei Navicelli, offre numerose esperienze di turismo lento in ogni stagione dell’anno.
Primavera: alla scoperta dei cammini
La primavera è la stagione della rinascita della natura, uno dei momenti migliori per visitare Collesalvetti.
Dai centri collinari si snoda una rete di sentieri escursionistici, che permettono di apprezzare questa isola verde, luogo ideale per una riconnessione con la Natura. A piedi, in bicicletta o a cavallo è possibile arrivare a Livorno seguendo il tracciato dell’antico Acquedotto Leopoldino, realizzato dai Granduchi di Toscana nel corso dell’Ottocento. Tra i cammini che l’attraversano anche la Via dei Navicelli, che parte dalla cripta di San Jacopo in Acquaviva e arriva fino ad Altopascio, e il cammino di Santa Giulia, che collega Livorno alla città di Brescia.
Per gli amanti dell’outdoor da visitare l’Oasi della Contessa, Riserva Naturale Regionale, attrezzata per il birdwatching: qui infatti sono numerose le specie di uccelli che fanno sosta durante la migrazione, dagli aironi, alle ghiandaie marine.
Estate: mare e tanti eventi
In estate la vicinanza con Livorno offre a Collesalvetti un perfetto sbocco sul mare. Molto più tranquillo della città labronica, è possibile soggiornare in uno degli agriturismo del territorio e raggiungere comunque la costa in 20 minuti d’auto per trascorrere la giornata in spiaggia.
L’estate è anche tempo di eventi: i più importanti si concentrano nel mese di luglio come la “Notte clara”, quando le vie della città si animano di eventi culturali, musicali e spettacoli, e “L’opera al lago”, il concerto lirico sinfonico che si tiene al lago Alberto, nella splendida cornice della riserva naturale. A settembre invece da non perdere la “Fiera storica agricola”, mostra-mercato di produttori locali di miele, formaggi, frutta e artigianato e il “Palio dei carretti” la corsa dei carretti con cuscinetti a sfera che si svolge nelle strade del centro storico.
Autunno: tra borghi e sapori genuini
L’aria diventa più fresca, la natura si tinge di giallo e arancio: dopo la calura dell’estate, l’autunno regala un clima mite ideale per passeggiare nei borghi di Collesalvetti.
Dalla deliziosa Nugola, citata anche nella “Carta della Toscana Marittima” disegnata da Leonardo Da Vinci, dove in questo periodo le uve raccolte vengono trasformate in ottimo vino, a Parrana San Martino, sui Monti livornesi, dove si trova un’importante necropoli dell’Età del Bronzo, fino al borgo di Colognole, antica colonia romana, da dove intraprendere il trekking dell’Acquedotto Leopoldino.
Questo è anche il tempo da dedicare alla buona tavola: tra i fiori all’occhiello di Collesalvetti c’è la produzione di farine realizzate con grani antichi e la produzione di miele rinomato.
Lungo la strada provinciale della Cerreta vengono invece coltivati i vigneti di Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Petit Verdot mentre la zona dell’Insuese è dedicata alla produzione dell’olio, con oltre 7000 esemplari di piante di olivo, tra i quali il Frantoio, il Leccino e il Moraiolo.
Inverno: feste e patrimonio culturale
Con le giornate più corte e le temperature rigide, la vita a Collesalvetti rallenta ma non si ferma.
Se durante le feste il comune si anima con le luci di natale, i tanti mercatini e le iniziative del calendario delle feste, nel resto della stagione è comunque possibile dedicarsi alla scoperta del patrimonio culturale.
Da non perdere la visita alla Pinacoteca “Carlo Servolini”, esposizione permanente di numerosi autori: dai protagonisti delle vicende artistiche livornesi tra Ottocento e Novecento (Renato Natali, Guglielmo Micheli, Giovanni Lomi, Giovanni Marchi) a nomi di più ampia risonanza quali Renato Guttuso, Domenico Purificato, Remo Gordigiani, Anacleto Margotti.
In località Sambuca si trova invece l’Eremo della Sambuca, le cui origini si perdono nella notte dei tempi, tra XI e XIII secolo mentre a Colognole, nella Chiesa dei Santi Pietro e Paolo è conservato forse il più antico esempio di organo positivo ottavino della Toscana, risalente alla fine del Cinquecento. Infine, La Mansio Romana, in Loc. Torretta Vecchia, lungo l’antica Via Aemilia Scauri, probabilmente un grande impianto termale pubblico di epoca romana.