Il Duomo di Livorno, o Cattedrale di San Francesco, è il principale luogo di culto della città. Si trova in Piazza Grande, cuore del centro storico cittadino.
Fu eretto tra il 1594 e il 1606 su disegno di Alessandro Pieroni e ampliato nel ‘700 con l’aggiunta delle cappelle. La chiesa, devastata dai bombardamenti del 1943, fu ricostruita nel dopoguerra secondo le linee originarie. Ha una semplice facciata rivestita di marmo, preceduta da un portico su colonne binate doriche sormontato da una terrazza. Sul retro si leva il campanile quadrangolare, in mattoni come le pareti esterne. L’interno è a croce latina per la presenza delle due cappelle laterali: a sinistra quella del Santissimo Sacramento, iniziata nel 1716 su progetto di Giovanni del Fantasia e affrescata da Giuseppe Maria Terreni, con altare attribuito alla bottega di Giovanni Baratta; a destra quella della Concezione di Maria, del 1727, poi decorata con pitture di Luigi Ademollo, da cui si accede al battistero. Gli affreschi di entrambe le cappelle andarono perduti durante l’ultima guerra mondiale. All’ingresso della chiesa fu collocato il monumento funebre a Marco Alessandro del Borro, governatore di Livorno, opera settecentesca di Giovan Battista Foggini, gravemente danneggiata dai bombardamenti. Poco oltre, lungo la parete destra, si trova il monumento sepolcrale di Carlo Ginori, che fu governatore di Livorno intorno alla metà del XVIII secolo.