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I Cimiteri storici di Livorno

Livorno è storicamente un’importante città portuale: la sua condizione di punto di snodo dei commerci internazionali ha contribuito a renderla un crocevia di popoli e di culture.

Con l’arrivo dei Medici nella seconda metà del Cinquecento, la città iniziò ad attirare numerosi e facoltosi mercanti stranieri, diventando sede di consolati e di importanti compagnie di navigazione. Le Leggi Livornine favorirono infatti l’afflusso di commercianti greci, francesi, olandesi-alemanni, armeni, inglesi, ed ebrei che portarono Livorno ad affermarsi non solo come potenza economica, ma anche come città multietnica per eccellenza.

La presenza di numerose nazionalità determinò la conseguente necessità di creare spazi di sepoltura adeguati ai diversi orientamenti religiosi.

Il primo cimitero protestante ad essere realizzato in Italia fu infatti quello di Livorno, detto degli Inglesi. Il cimitero sorgeva vicino al centro della città, in via Verdi, nei pressi della Chiesa di San Giorgio, già luogo di culto della comunità anglicana.

Intorno a metà Ottocento le sepolture vennero sospese per permettere l’ampliamento della città e nacque un nuovo spazio cimiteriale al di fuori delle mura.

Il cimitero di via Verdi subì gravi bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale ma resta tuttora uno dei luoghi più suggestivi della città. E’ possibile visitarlo previa prenotazione, che deve essere concordata con l’adiacente chiesa Valdese.

Furono costruiti anche il Cimitero Turco e quello Armeno. Il primo, dedicato alla sepoltura dei mercanti ottomani, fu realizzato nel 1762 e poi demolito nel 1872 ed era caratterizzato da un alto muro merlato di colore rosso. Il Cimitero degli Armeni, anch’esso scomparso, ospitava la tomba di Gregorio Sceriman, artista e letterato.

Sono visitabili ancora oggi invece il Cimitero Greco Ortodosso, risalente al 1840 circa, dove tuttora si tengono le celebrazioni ortodosse, e il Cimitero della Congregazione Olandese Alemanna, che fu costruito in sostituzione del precedente, chiamato “Giardino degli Olandesi”, e che è oggi parte dei Luoghi del Cuore del FAI.

Quattro furono invece i cimiteri ebraici: il Campaccio, il Cimitero Nuovo, il Cimitero di Viale Ippolito Nievo e il Cimitero dei Lupi. Con le Leggi Livornine, infatti, i Medici misero in atto una serie di agevolazioni rivolte agli ebrei provenienti dalla Penisola Iberica e in soli duecento anni la comunità ebraica residente a Livorno crebbe da 114 persone a circa 5000. Il Cimitero Nuovo sostituì il più antico Campaccio, mentre i cimiteri di Viale Nievo e dei Lupi sono ancora in uso.

 

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