La bellissima struttura architettonica livornese, un tempo riparo dei fedeli, oggi è un luogo sacro per le spoglie dei personaggi più illustri della città
Una storia che affonda le radici nel Settecento, quella del Famedio di Montenero, lo storico portico eretto davanti al Santuario della Madonna delle Grazie, nel piazzale antistante. Caratterizzato da un loggiato, inizialmente fu realizzato per riparare i fedeli in pellegrinaggio al Santuario, ma nell’Ottocento divenne la “Casa della Fama”. I pilastri d’ordine toscano e gli archi a tutto sesto fanno da riparo alle tombe, alle epigrafi e alle storie dei personaggi illustri che riposano qui o che semplicemente vengono ricordati.
La Storia
Il loggiato fu costruito a partire dal 1794 dall’abate don Rodesindo Marcucci con l’obiettivo primario di dare riparo ai fedeli che raggiungevano in pellegrinaggio il santuario. A metà Ottocento, la struttura venne ampliata e, dopo il politico e scrittore Francesco Domenico Guerrazzi, anche altre importanti figure livornesi vennero sepolte nelle varie arcate.
I personaggi celebri
Nel corso del 1800 il loggiato divenne un famedio (detta anche Casa o Tempio della fama) e il primo a essere sepolto qui fu Francesco Domenico Guerrazzi, politico, scrittore e giornalista livornese deceduto a Cecina nel 1873: qualche anno più tardi, la famiglia Guerrazzi donò la tomba al Comune, condividendo il principio che le ceneri degli uomini illustri dovessero appartenere al Comune in cui sono nati. Da quel momento, numerosi personaggi famosi nati a Livorno sono sepolti qui o sono ricordati con epigrafi commemorative.
Le persone che riposano nel Famedio:
- Francesco Domenico Guerrazzi (1804-1873), politico e scrittore;
- Carlo Bini (1806-1842), scrittore e patriota;
- Enrico Pollastrini (1817-1876), pittore;
- Carlo Meyer, garibaldino e politico;
- Paolo Emilio Demi (1798-1863), scultore;
- Giovanni Fattori (1825-1908), pittore e incisore;
- Giovanni Marradi (1852-1922), poeta e scrittore;
- Ernesto Rossi (1827-1896), attore teatrale;
- Mario Puccini (1869-1920), pittore
Le persone che sono ricordate nel Famedio:
- Dario Niccodemi (1874-1934), commediografo, sceneggiatore, capocomico;
- Gustavo Salvini (1859-1930), attore di cinema e teatro;
- Guelfo Civinini (1873-1954), scrittore, poeta, giornalista;
- Pietro Mascagni (1863-1945), compositore e direttore d’orchestra;
- Amedeo Modigliani (1874-1920), pittore e scultore;
- Giosuè Borsi (1888-1915), scrittore
Info:
Per saperne di più sulla struttura e l’ultima ristrutturazione: www.comune.livorno.it