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Itinerari Trekking Livorno

Il Percorso del Pellegrino

Il Percorso del Pellegrino si sviluppa su una parte dei sentieri presenti nella foresta di Montenero, tutti efficacemente e recentemente segnalati con segnaletica a terra dalle associazioni aderenti al Progetto “Occhi sulle Colline”. Il Percorso del Pellegrino è formato da quattro sentieri principali, percorribili ad anello, e due varianti che permettono di “chiuderlo”. L’intero percorso è segnalato con frecce segnavia.

Consigliamo di percorrere l’anello soprattutto nel periodo primaverile, quando le fioriture sono più abbondanti e gli animali (in particolare farfalle, libellule ed uccelli) sono in piena attività; anche i primi mesi autunnali sono indicati, per imparare a conoscere i frutti e il variare dei colori della macchia mediterranea. La brevità dei sentieri ed i lievi dislivelli consentono comunque escursioni anche nel periodo estivo, mentre la vicinanza alla costa e la bassa altitudine rendono piacevoli le passeggiate anche nel periodo invernale.

 

Da Castellaccio a Poggio Sperticaia (sentiero 140)

Percorso piacevole, soprattutto nella seconda metà, attraverso la macchia mediterranea e un sentiero botanico iniziale. Scorci panoramici verso la città di Livorno ed i monti Pisani nel primo tratto, e verso le colline livornesi ed il Poggio Sperticaia nella seconda parte.

Tempo di percorrenza medio: 40 minuti Lunghezza: 2,1 km

Descrizione sintetica dell’itinerario. Superata la sbarra, un’ampia strada sterrata con ottimo fondo si sviluppa in piano verso est. Dopo 150 m si incontra sulla destra il bivio per il Monumento ai Partigiani (vedi descrizione successiva). Si prosegue e poco oltre inizia il breve tratto del sentiero botanico, lungo il quale un cartellino in legno segnala con il nome italiano e scientifico i cinque arbusti e i cinque alberi più caratteristici della macchia mediterranea attraversata dal Percorso. Finito il sentiero botanico si incontra un’area coperta per la sosta (gazebo) e un pannello naturalistico; la strada sterrata prosegue in discesa fino al bivio con il sentiero 130 e per Pian della Rena (25 min dalla sbarra). Dal bivio la strada sale leggermente ma costantemente per circa 800 m fino alle pendici del Poggio Sperticaia e all’innesto con il segnavia 132, dove è situata un’altra area coperta per la sosta (gazebo).

 

Percorso: ...al Monumento ai Partigiani (sentiero senza numerazione)

Breve percorso per commemorare i tanti giovani caduti nel corso della Seconda Guerra Mondiale nella speranza della libertà, della giustizia e della democrazia.

Tempo di percorrenza: 5 minuti Lunghezza: 250 m

Descrizione sintetica dell’itinerario. Da Castellaccio si seguono le precedenti indicazioni per il sentiero 140, fino al bivio a 150 m dalla sbarra, dove un segnavia indica la dirittura sterrata che, in rapida salita, ci conduce al Monumento. Si commemorano qui i 9 partigiani del X Distaccamento “Oberdan Chiesa”, della II Brigata “G. Garibaldi”, otto italiani e un polacco, uccisi tra il 13 luglio e il 29 settembre 1944 durante la Seconda Guerra Mondiale.

 

Da Poggio Sperticaia al Podere del Puntone (sentiero 132)

Percorso luminoso e panoramico verso il mare, l’isola di Gorgona e le colline livornesi attraverso la macchia mediterranea e boschi di leccio e orniello. Nella parte iniziale, dopo Poggio Sperticaia, sono visibili affioramenti di rocce vulcaniche.

Tempo di percorrenza medio: 40 minuti Lunghezza: 2,6 km

Descrizione sintetica dell’itinerario. Dall’area di sosta di Poggio Sperticaia il sentiero 140 esce dal Parco e dal demanio regionale e devia verso nord-ovest, per raggiungere la Strada di Popogna; se l’escursionista vuole ripetere un probabile percorso dei pellegrini, da qui può salire a Valle Benedetta e all’Eremo della Sambuca. Il nostro itinerario prosegue invece a sinistra, prima in piano e poi in discesa, su di un fondo sempre ottimo; dopo alcune centinaia di metri, sulla destra (lato monte) si incontrano affioramenti di rocce vulcaniche effusive (gabbri).

Trascurato un primo bivio a sinistra, dopo circa 25 minuti si incontra ancora sulla sinistra un secondo bivio per lo stretto sentiero 134b (attenzione alle indicazioni), che permette di scendere verso il Botro del Molino Nuovo e proseguire l’anello di sentieri. Il sentiero 132 continua invece ancora in discesa con un paio di ampie curve verso il Podere del Puntone; a valle della sbarra sono presenti una giovane sughera e, subito dopo, un’area coperta per la sosta (gazebo).

 

Dal sentiero “di monte” al Botro del Molino Nuovo 

Percorso di raccordo tra il sentiero “di monte” e il fondovalle, attraverso alte pareti di macchia mediterranea ed esemplari di Pino d’Aleppo.

Tempo di percorrenza medio: 25 minuti Lunghezza: 1,4 km

Descrizione sintetica dell’itinerario. Dal bivio sul sentiero 132 una ripida discesa su uno stretto sentiero (134c) ci porta in breve ad incrociare il sentiero 134 (detto Sperticaia), che percorriamo a sinistra in piano per alcune centinaia di metri, su fondo spesso sconnesso, fino ad incontrare sulla destra (attenzione ai segnavia) il bivio per il sentiero 134a. Lo percorriamo con cautela, in quanto assai ripido e utilizzato da ciclisti su mountain bike, giungendo in breve al fondovalle del Botro del Molino Nuovo, sul sentiero 136.

 

Lungo la valle del Botro del Molino Nuovo (sentiero 136)

Itinerario di grande interesse, che permette di attraversare tutti gli ambienti presenti nell’area: l’ambiente acquatico e ripariale del Botro del Molino Nuovo e di due suoi affluenti, l’orno-lecceta, la pineta di Pino d’Aleppo, la macchia mediterranea; presenti con le massime estensioni gli affioramenti di rocce vulcaniche.

Tempo di percorrenza medio: 30 minuti Lunghezza: 2,5 km

Descrizione sintetica dell’itinerario. Dalla Fattoria Ongrilli o dal bivio con il sentiero 134a (vedi sopra) si risale il corso del Botro del Molino Nuovo, su un sentiero dal fondo a volte sconnesso, per lungo tratto in piano e, verso la fine, in salita. Lungo l’itinerario, dopo un’area di sosta, si attraversano, su caratteristici ponti con staccionate in legno, dapprima il Botro, in un bel tratto con massi, cascatelle e pozze (da ottobre a maggio) e poi due fossi in sinistra idrografica. Diffusi ed estesi gli affioramenti di rocce vulcaniche, in particolare di gabbri e di serpentiniti; due di questi affioramenti sono segnalati da cartellini in legno. Al termine della salita si giunge alle case di Pian della Rena (i due cani presenti sono mansueti) e al bivio con il sentiero 138.

 

Dal Circuito di Montenero a Pian della Rena (sentiero 138)

Percorso quasi interamente pianeggiante, attraverso la macchia mediterranea, con numerosi esemplari di pino d’Aleppo, leccio e sorbo domestico.

Tempo di percorrenza medio: 30 minuti Lunghezza: 2,0 km

Descrizione sintetica dell’itinerario. Il percorso ha inizio dal parcheggio lungo il Circuito di Montenero. Prima di partire (o al ritorno) conviene soffermarsi ad ammirare il panorama sulla città di Livorno e sulle colline livornesi e, nelle giornate terse, verso le Alpi Apuane e i Monti Pisani. Una larga strada sterrata percorre alcune curve in discesa, per poi proseguire in piano, attraversando l’alto corso di alcuni fossi affluenti il Botro del Molino Nuovo, fino a Pian della Rena, dove si incontra il bivio per il sentiero 138. Si prosegue a diritto, in leggera salita, incontrando sulla sinistra, poco prima di un tornante, un esemplare di sughera, per giungere infine ad incrociare il sentiero 140.

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