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Palio Marinaro

Il Palio Marinaro è una gara remiera in mare aperto. Rappresenta una spettacolare festa che esprime meglio di ogni altra manifestazione l’anima più vera di Livorno, tra storia, tradizione e spirito identitario.

Si svolge ogni anno nel mese di luglio, dopo le Coppe Risiatori e Barontini, nel tratto di mare al largo della Terrazza Mascagni. Si tratta di una sfida all’ultima remata in cui si fondono sudore e salmastro, voglia di vincere e sana competizione, entusiasmo e tanta fatica.

Al Palio partecipano otto rioni che gareggiano sui gozzi, imbarcazioni a dieci remi formate da un equipaggio di dieci robusti vogatori più un timoniere che si distingue dal resto della ciurma per la posizione a poppa, il fisico più esile e il ruolo di “direttore d’orchestra”, con il compito di coordinare, manovrare, guidare, dare il ritmo e incitare a più non posso la sua squadra. Il “gozzo”, un’imbarcazione in legno di cedro lunga 9,25 metri, larga 2,45 e pesante 600 kg, quando naviga bene, riceve una scossa in avanti che la fa volare leggera sul pelo dell’acqua. Non fecero così i famosi Scarronzoni che negli anni ’30 gareggiarono, non alla pari, perdendo per un’inezia a due edizioni delle Olimpiadi. Spingevano e picchiavano forte coi remi, sudore e bestemmie. La barca si alzava e si abbassava, si alzava e si impuntava continuamente e appunto “scarrocciava”.

L’origine delle competizioni in mare risale ai tempi dei Medici quando i marinai si sfidavano in prove di forza, di coraggio e di resistenza contro le avversità del mare per essere pronti al salvataggio delle imbarcazioni che venivano spinte dalle onde e dal libeccio sulle secche della Meloria.

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