Il suggestivo quartiere della Venezia Nuova, nel centro storico di Livorno, è senza dubbio uno dei luoghi più affascinanti di questa città e una passeggiata al suo interno è un’esperienza da non perdere.
Il quartiere Venezia è il più antico della città e nasce sotto il dominio del duca Ferdinando I de’ Medici che si affidò a maestranze veneziane per costruire un quartiere che ospitasse i mercanti stranieri che scelsero Livorno come base per i loro commerci.
Il quartiere fu costruito tramite un sistema di palafitte e presenta tre livelli: al primo livello vi è il magazzino (conosciuto come cantina) a pelo d’acqua (dove le imbarcazioni scaricavano le merci), al secondo livello si trova il magazzino al primo piano (che consentiva di stoccare le merci) e al terzo livello si innalzava il palazzo mercantile. In questo periodo furono innalzati importanti edifici quali i Bottini dell’olio, un magazzino per l’olio ancor oggi esistente e divenuto sede del Museo della Città, mentre sulla via Borra, la strada principale del quartiere, sorsero imponenti palazzi, come il cosiddetto Palazzo delle Colonne di marmo, il Palazzo Huigens e quello del Monte di pietà. Pertanto il quartiere si affermò come sede di importanti compagnie di navigazione e consolati.
Il quartiere si anima trasformandosi in un palcoscenico suggestivo di luci e colori riflessi nell’acqua dei fossi durante la kermesse estiva “Effetto Venezia”, un appuntamento da non perdere.
Ferdinando I de’ Medici, per incentivare la crescita demografica della città, emanò una legge che invitava a stabilirsi a Livorno con la promessa di immunità per debiti contratti e delitti commessi precedentemente con l’aggiunta di alcune facilitazioni per l’acquisto di una casa. Il 19 febbraio 1591 un ulteriore provvedimento garantiva, ad esempio, la cancellazione dei debiti contratti con stranieri, esenzione di tasse, l’annullamento di condanne penali e la vendita agevolata di alloggi per chiunque si fosse trasferito nella città labronica. Il cosiddetto “privilegio” del 1591 fu ampliato il 10 giugno 1593, divenendo noto come “costituzione livornina” (anche chiamate leggi Livornine). La livornina era indirizzata agli ebrei e ai mercanti di qualsivoglia nazione che fossero venuti ad abitare a Livorno e a Pisa.